Gran Premio del Belgio 1961 - Ferrari 1-2-3-4

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    Vedere quattro vetture della stessa scuderia che si piazzano ai primi quattro posti di un Gran Premio di Formula 1 è un evento rarissimo, che dal 1950, ovvero dal primo anno in cui si è assegnato il campionato del mondo piloti, è accaduto solo cinque volte.
    Ci sono riuscite quattro scuderie, ovvero la Ferrari, la Kurtis-Kraft, la Mercedes e la Maserati.
    Solo la Ferrari, tuttavia, è stata in grado di realizzarlo due volte: al GP di Germania del 1952 e al Gran Premio del Belgio del 1961, ovvero nell'ultima occasione in cui si è verificata questa, ormai irripetibile, manifestazione di dominio assoluto.
    Nel 1961, peraltro, non era più circostanza usuale che un team schierasse quattro vetture e in occasione del GP che si tenne a Spa-Francorchamps il 18 Giugno di quell'anno, in realtà, avvenne per motivi molto particolari e che sono alla base di uno dei tanti aneddoti che circolano sul Drake.
    La quarta vettura per quel Gran Premio sarebbe stata fortemente voluta per promozione pubblicitaria dall'importatore Ferrari del Belgio, che pure avrebbe voluto che fosse guidata dal connazionale Olivier Gendebien.
    Il pilota belga, nel frattempo, aveva vinto alla guida di una Ferrari ufficiale, in coppia con Phil Hill, la 24 ore di Le Mans, conquistando per la terza volta e seconda consecutiva la prestigiosa gara.
    A Maranello si era discusso molto dell'opportunità di iscrivere o meno al Gran Premio la quarta macchina: il reparto commerciale aveva accolto favorevolmente la proposta, ma il reparto corse non aveva fatto salti di gioia. La squadra corse era composta da due dirigenti, otto meccanici e due apprendisti, un gruppo che già per gestire tre monoposto avrebbe dovuto sottoporsi a sfiancanti turni di lavoro.
    Lo stesso Enzo Ferrari era contrario perché sosteneva che accontentare l’importatore belga avrebbe suscitato invidie e possibilità di richieste simili da parte degli altri importatori ed inoltre perché, secondo lui, Gendebien era molto bravo con le Sport ma non valeva granché sulle vetture a ruote scoperte.
    Ferrari, come tantissime volte sarebbe accaduto negli anni a seguire, chiese a Franco Gozzi un parere.
    Il modenese Gozzi era stato assunto solo un anno prima come assistente al direttore commerciale, ma evidentemente Ferrari riteneva di avere intuito le qualità della persona. Non si sbagliava: con il passare del tempo il ruolo di Gozzi fu sempre più importante (al di là degli incarichi ufficiali principalmente come responsabile dell'ufficio stampa, ma anche come direttore sportivo) tanto da divenire uomo di fiducia del Drake, colui che faceva da filtro verso l'esterno e con il quale sfogarsi, confidarsi … e arrabbiarsi. Quella fiducia non venne mai tradita negli oltre trent'anni in cui Gozzi, fino alla pensione ed oltre, rimase alla Ferrari.





    Gozzi, quindi, gli disse: “Ma diamogliela questa benedetta macchina, così i commerciali saranno contenti e sarà un bel premio a Gendebien che domenica scorsa ha vinto la 24 Ore di le Mans”, e Ferrari, uomo capace di grandi durezze ma nel fondo sensibile se coinvolto sotto il profilo “passionale”, acconsentì seppure evidentemente controvoglia.
    La Ferrari avrebbe quindi corso a Spa, terza gara del campionato, con quattro 156 F1 affidate a Wolfgang Von Trips (#2), Phil Hill (#4), Richie Ginther (#6) e Olivier Gendebien (#8), cui sarebbe stato affidato un modello con il colore ufficiale della scuderia: il giallo canarino della città di Modena.









    L'auto, conosciuta per essere la prima Ferrari a motore posteriore e per il suo caratteristico musetto a naso di squalo, era eccezionale (nel '61 vinse sia il campionato piloti che quello costruttori, piazzandosi al primo posto in cinque gare su otto, sempre a podio tranne nell'ultima corsa, il GP degli Stati Uniti, dove la Ferrari non corse in ragione del lutto per la tragedia di Monza quattro settimane prima) e questo era risultato in modo evidente già dopo i primi due gran premi. A Monaco Stirling Moss aveva vinto, ma le Ferrari erano arrivate seconda, terza e quarta e Ginther, in particolare, da secondo se l'era giocata in qualifica e poi anche in gara, fino alla fine. A Zandvoort, quindi, le Ferrari avevano occupato i primi tre posti in qualifica e i primi due del podio.
    All’epoca il circuito di Spa Francorchamps si sviluppava ancora sul vecchio tracciato lungo 14 chilometri e 120 metri. Le prove si conclusero con il miglior tempo di Phil Hill seguito dai compagni di squadra Von Trips e Gendebien. L’altra Ferrari di Ginther fece registrare il quinto tempo dietro John Surtees sulla Cooper e davanti alle BRM di Graham Hill e Brooks, la Lotus di Stirling Moss e le Porsche di Bonnier e Gurney.
    I nomi leggendari non finiscono qui perché correvano anche Brabham, McLaren, Clark e Lorenzo Bandini, al suo primo gran premio.
    In gara Phil Hill conquistò la vittoria, davanti a Von Trips (a soli 7 decimi, in quello che a tutt'oggi è il distacco minimo tra i primi due a Spa, solo che nel '61 la pista era lunga il doppio e la corsa prevedeva 30 giri) e Ginther (a 19”5).









    Video



    Gendebien arrivò quarto staccato di quarantacinque secondi dal vincitore, peraltro tanti quanti ne infliggeva al quinto, Surtees, e il pilota belga aveva pure percorso il primo giro in testa, guidando il gruppo in altri due passaggi.







    Conclusa la gara, Franco Gozzi, ovviamente euforico, chiamò al telefono Ferrari per comunicargli la buona notizia, gridando semplicemente nella cornetta: “Primo, secondo, terzo e quarto”, ma Ferrari, prima ancora di conoscere il nome del vincitore, gli chiese il nome del quarto arrivato.
    Appreso che si trattava di Gendebien, il Drake emise la sentenza: “Te l’avevo detto che quello non era un canarino da Formula 1” e il belga non pilotò mai più una Ferrari nel campionato.



    Edited by dinosilenzi - 29/8/2019, 14:48
     
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    Grandissimo Dino ho letto tutto con molto piacere !!
     
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  3. VRC TOTOR90
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    Bravissimo dino complimenti
     
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  4. Peppe Cali
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    Grazie Dino...
     
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3 replies since 12/5/2018, 16:18   85 views
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